La questione delle criptovalute nel rapporto con il pubblico: la fiducia cresce lentamente

Fin dalle sue origini, il concetto di fiducia è stato parte integrante della criptovaluta. Lo stesso vale per il denaro in quanto tale. La blockchain si propone come una soluzione tecnologica in grado di assicurare fiducia su un piano di interconnessione tra gli utenti, ovvero peer to peer. Questo desiderio deriva da una mancanza di affidabilità nei confronti dei soggetti terzi da cui dipende la fiducia nella moneta convenzionale: banche, governi e altri istituti finanziari.
È quindi interessante considerare i risultati contenuti nello speciale rapporto Edelman Trust Barometer dedicato alla criptovaluta, pubblicato all'inizio di questa settimana. Utilizzando un campione di 34.000 adulti (di almeno 18 anni) distribuiti in 28 paesi, l'indagine condotta dalla società di pubbliche relazioni non è affatto esauriente, ma consente comunque di avere informazioni interessanti sulla percezione che il pubblico ha delle criptovalute.
La criptovaluta non rappresenta il più grande timore tecnologico
I sondaggi di Edelman sono iniziati nel 2001 e da allora i suoi rapporti annuali rappresentano un autorevole indicatore della fiducia dimostrata dal pubblico nei confronti delle istituzioni sociali.
Da un punto di vista più generale, l'indagine annuale per il 2020 della società di pubbliche relazioni (pubblicata a gennaio, prima che il COVID-19 si trasformasse in un serio tracollo per l'economia globale), ha evidenziato molti timori in merito alla crescente importanza della tecnologia nell'economia mondiale. La maggior parte dei soggetti intervistati pensa che il cambiamento sia stato troppo veloce, e oltre l'80% ha espresso preoccupazione per il rischio di perdere il posto di lavoro a causa dell'automazione. Più della metà dei partecipanti ha espresso dubbi sul fatto che il capitalismo funzionasse o meno.
Secondo lo speciale pubblicato nel rapporto Edelman Trust Barometer, quasi il 50% del campione intervistato in tutti i mercati cripto dichiara generalmente di avere fiducia nelle criptovalute. Al contrario, soltanto il 10% in più del campione ha fiducia nelle banche.
Fonte: Edelman
L'estremo divario tra Usa e Cina nella fiducia verso la criptovaluta
La fiducia nella blockchain da parte dei paesi fa emergere anche alcuni aspetti contrastanti molto interessanti e mette in luce alcune realtà geopolitiche. Il 34% degli intervistati americani si fida della criptovaluta, con una lieve flessione rispetto al 2019. Gli Stati Uniti, che rappresentano la più grande potenza economica del mondo, costituiscono un mercato molto ambito per le aziende che offrono criptovalute, sebbene la perdita di fiducia e l'interesse a proteggere il predominio del dollaro potrebbero spingere altri paesi a contribuire positivamente al futuro delle valute virtuali.
Oltre l'80% degli intervistati cinesi dichiara di avere fiducia nelle criptovalute, con un incremento del 10% rispetto all'anno scorso. La fiducia nelle criptovalute ha registrato un notevole slancio anche in mercati sudamericani come l'Argentina, il Messico, la Colombia e il Brasile. Le valute nazionali di questi paesi hanno risentito fortemente della svalutazione rispetto al dollaro registrata nel 2019, quindi non sorprende che gli stati meridionali vicini agli Stati Uniti considerino le criptovalute come un'alternativa al predominio del dollaro.
Le potenzialità della criptovaluta rappresentano un bene
Nel complesso, solo il 35% degli intervistati ritiene che le valute virtuali e la tecnologia blockchain avranno un impatto positivo netto. Considerando le ragioni ideologiche che hanno portato alla nascita della criptovaluta, questa realtà si scontra ancora con la sfiducia della gente, che fatica a credere nelle nobili intenzioni delle monete virtuali.
Anche gli Stati Uniti e la Cina sono molto divisi sul fatto che la criptovaluta sia un bene o un male. Solo il 26% dei partecipanti americani è convinto del potenziale positivo della blockchain, rispetto al 62% degli intervistati in Cina.
Fonte: Edelman
In virtù del sostegno a favore della ricerca sulla blockchain da parte del governo cinese e dell'imminente lancio dello Yuan digitale, è la Cina, e non gli Stati Uniti, a imporsi in qualità di leader mondiale della blockchain.
Una regolamentazione a sostegno della maggioranza
Probabilmente, le cifre importanti registrate in Cina non destano stupore, soprattutto in considerazione del fatto che oltre il 60% degli intervistati concorda sulla necessità di una maggiore regolamentazione per il settore della criptovaluta. Il che lascia intendere che, per raggiungere un'ampia diffusione e adozione, la moneta virtuale non può continuare a contrastare i governi e le banche, ma deve piuttosto cercare un modo per collaborare con queste istituzioni al fine di conquistare la fiducia dell'opinione pubblica. Attualmente, tale processo procede a pieno ritmo. Risulta sempre più evidente che la blockchain contribuirà a migliorare gli istituti finanziari esistenti, piuttosto che sostituirli.
Il trend generale sulla fiducia nei confronti della criptovaluta è positivo. Nei 28 mercati presi in esame, solo tre hanno registrato un calo della fiducia nei criptoasset rispetto all'anno scorso, e solo di una piccola percentuale. Tuttavia, uno è stato quello degli Stati Uniti, la cui influenza spropositata sulla scena mondiale non può considerarsi trascurabile. Abbiamo appena assistito, ad esempio, al tentativo da parte del SEC di stroncare il progetto TON di Telegram e la valuta Gram. In effetti, gli Stati Uniti non hanno solo la capacità di autoregolamentarsi, ma anche quella di influenzare il mondo. Il tempo stabilirà se il crescente aumento dell'adozione da parte di altri mercati costringerà gli Stati Uniti a rivedere le proprie convinzioni.
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Lo studio di Edelman dimostra che la gente si sta rendendo conto del fatto che la criptovaluta non sparirà e che farà parte delle nostre vite. A questo punto, occorre chiedersi quale sia il modo migliore per sfruttare al meglio la blockchain. Gli Stati Uniti, in quanto potenza finanziaria in posizione di egemonia, si mostrano, ovviamente, più preoccupati per il potenziale cambiamento. Tuttavia, la criptovaluta si basa sull'emancipazione dei singoli individui.
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La fiducia nelle criptovalute cresce lentamente e in maniera inesorabile, perciò, se si vuole ottenere una posizione di vantaggio per il futuro, è arrivato il momento di investire. Se sei pronto a far parte dell'era della criptovaluta, sono sufficienti pochi secondi: registrati su StormGain e inizia a ottenere profitti, oppure prova gratuitamente un conto demo.
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